Santa Maria de Cuntaria (Pieve Santa Maria Assunta)
Oggi si chiama Pieve di Santa Maria Assunta, ma il nome originale derivò dai massi in apparenza incerti su cui fu costruita la Chiesa nel 1200. Vi si saliva dopo aver attraversato un vasto prato, oggi irriconoscibile per l’addossamento di altre costruzioni; di quella che una volta era una semplice ed elegante chiesa romanica oggi si vede soltanto la scala che dà accesso alla parete di sinistra.
Della facciata è rimasta solo una monofora cieca; sulla parete di destra vi sono invece tre bifore con vetrate moderne del pittore senese Pollai. Originariamente il tetto era a capriate ma successivamente fu eliminata la trave orizzontale e costruiti gli archi a sesto acuto che abbracciano tutta la navata sia per stabilizzare la struttura che per dare l’effetto ottico di allungarne la prospettiva. Nel 1607 fu aggiunto nella parete destra un pulpito semi-ottagonale decorato con foglie di acanto che reca lo stemma marchesale “Il merco è il Giglio di Firenze coniato da mastro Simone Fabbro”.
La chiesa di San Francesco
Consacrata nel 1278 segue il tipico schema francescano ad unica navata con copertura a capriate e cappella terminale a crociera. Dall’esterno è visibile l’impostazione originale del tetto successivamente rialzato generando un portico armonioso sorretto da pilastri esagonali di peperino; la navata è il risultato di vari rimaneggiamenti operati nel XVIII sec. da cui la chiesa uscì profondamente modificata tanto da doverla riconsacrare nel 1778. I frati in passato avevano fatto decorare le pareti da artisti senesi delle cui opere non è rimasto molto: la Madonna che allatta il bambino richiama l’analoga di Lorenzetti e la Strage degli Innocenti nel coro. L’opera forse più bella del patrimonio del Convento è l’affresco di circa metà XV sec. raffigurante San Bernardino. Dopo un periodo di cessione a privati, in seguito alle requisizioni in periodo napoleonico, è poi ritornata di proprietà della curia locale.
Il Convento di San Bartolomeo
Complesso di fine ‘200, di chiaro stile medioevale, realizzato per volontà dal vescovo di Sovana con annessa la chiesa oggi intitolata a San Francesco. E’ composto da tre edifici con un elegante chiostro coperto, un ampio giardino ed uno spazio verde di “belvedere” con vista sulla Val di Paglia. Di recente, grazie ad un importante ed accurato restauro, sono ben visibili affreschi quattrocenteschi di grande pregio ed importanza che si sono aggiunti ai reperti storici artistici già presenti. Molti sono gli ambienti ben conservati e di gran pregio come l’antichissimo forno, nella cantina vi sono botti di fine Ottocento, le sale che danno sul chiostro coperto, come la sala Capitolare, luoghi di vita quotidiana dei frati o luoghi di incontro con ospiti illustri e viandanti sono spazi unici ed emozionali. Il complesso è divenuto proprietà a metà dell’800 della famiglia di origine pianese divenuta Ricci Barbini i cui discendenti ne sono ancora in possesso. Oggi il convento (inserito nell’elenco delle dimore storiche) è spazio ad uso per matrimoni ed eventi privati ma ne è possibile la visita guidata, in carico ai proprietari, il secondo venerdì del mese alle ore 17.00 previa prenotazione entro il lunedì precedente. Accesso gratuitamente ogni primo e terzo sabato del mese, nelle Giornate Europee del Patrimonio ed in occasione delle festività nazionali, con orari dalle 9:00 alle 13:00, previo avviso telefonico almeno 5 giorni prima al n. +39 388 9378801 per singoli o gruppi al massimo di 25 persone.
Convento San Bartolomeo – Dimora Storica Viale G. Vespa 368, 53025 Piancastagnaio (Siena) Tel 388 9378801
E-mail: info@conventosanbartolomeo.com www.conventosanbartolomeo.com
Santuario della Madonna di San Pietro
La chiesa attuale sorge su una precedente del XII sec. in stile romanico: fu tagliato il muro absidale e la parte con l’affresco della Madonna con il bambino fu posto sul nuovo altare maggiore. L’interno è affrescato in maniera innovativa dal pittore di origini pianesi Francesco Nasini.
La Madonna delle Grazie
Fino al 1578 era chiamata Madonna del Tribbio o Trivio perché posta all’incrocio di tre strade: una che veniva dalla porta di Borgo, una che usciva dalla porta della fontanella e una che andava alle fonti di Voltaia. La facciata a capanna presenta due lesene ai lati del portone, un rosone sovrastante e due finestre rettangolari ai lati. La pianta è quadrata e l’altare è interamente affrescato da pittori locali e senesi.
Chiesa della Rocca, oggi San Filippo
Questa piccola chiesa è situata nella parte più alta del centro storico, fu edificata intorno al 1200 in prossimità della Rocca ma subì notevoli danni dall’attacco dei senesi. Fu restaurata nel 1473 e servì per funzioni religiose dei soldati, per il cambio della guardia. Verso la fine del 1600 vi si trasferì la Confraternita di San Filippo che le dette il nome. Oggi ha una forma settecentesca: un arco a metà della navata separa due volte a vela e sui muri laterali corrono gli stalli per i confratelli; troviamo affreschi nasiniani.
Chiesa del Crocefisso (località Tre Case)
Chiesa di Casa del Corto
Chiesa del Saragiolo
Comunità della Resurrezione